Ovvero come organizzare un editoriale a tema wedding
Editorial shooting
Come fondatore dello studio fotografico Gilberti – Ricca (insieme al mio socio e grande esperto del settore matrimonio Andrea Gilberti) da sempre abbiamo fatto del wedding reportage la nostra bandiera, sullo stile del nostro mito anglosassone Jeff Ascough e di tanti altri, considerati tra i migliori fotografi di matrimonio.
Da un po’ di tempo abbiamo deciso di sperimentare anche degli styled shooting in location immerse nella natura, questo perché durante i matrimoni il tempo è sempre limitato e non è nel nostro stile spingere gli sposi a sessioni di ritratti di coppia troppo lunghe: preferiamo che si godano la festa con gli amici e documentare quello che accade realmente, ottimizzando la fase dei ritratti a 15’/20′ fatti bene.
Spesso però, vuoi per condizioni meteo o organizzative, la luce non è quella ideale, oppure altri dettagli non sono quelli che desideresti: e allora insieme ai colleghi e amici della Wedding Movie ci siamo ripromessi di sperimentare degli editorial o styled shooting.
Il mio background professionale, ancora prima che fotografico, mi ha fatto vivere esperienze di organizzazione di eventi, piuttosto che di press tour per giornalisti stranieri in visita al nostro territorio. Un’esperienza che mi è tornata utilissima nel pianificare questo shooting.
Elenco qui i passi fondamentali per organizzare una serie di scatti di questo tipo:
- Focalizzare la propria visione fotografica di quello che si vuole trasmettere
- Crearsi una moodboard (utilizzo Pinterest) da condividere con gli altri attori del team (es. i filmmaker o assistenti, colleghi)
- Trovare location alternative e fare sopralluoghi. Inizialmente eravamo orientati sul Garda, poi per una serie di motivi logistici abbiamo scelto le Torbiere di Iseo
- Identificare la modella o i modelli: in questo caso la mia prima scelta è stata da subito Gloria (Gloriett su Instagram) che avevo già conosciuto essendo stata una mia allieva ai miei corsi di fotografia
- Trovare un atelier che sposi il tuo progetto e metta a disposizione l’abito da sposa. Io ho avuto il top al mio fianco: Revenge Atelier – Gruppo la Sposa ci ha fornito uno splendido abito della stilista Gemy Maalouf
- Trovare la flower designer e qui ho giocato in casa: la bravissima Anna di Materia Rezzato con cui ho poi scoperto di avere dei contatti importanti che non conoscevamo 😉 . Anna ha realizzato 2 bouquet e una coroncina per Gloriett
- Make up Artist: Marta Mizzotti incrociata in diversi matrimoni è stata bravissima
- Accessori, come in questo caso gli originali gioielli “botanici” di Viviana, un contatto iniziale di Anna
- Chiedere permessi e autorizzazioni burocratiche
- Meteo: più ci si avvicina al giorno dello shooting e più diventa determinante
Nel mio caso la parte organizzativa è stata la più delicata da gestire: ho ricevuto un forfait da parte di uno degli attori del team e ho scoperto solo pochi gg prima che le Torbiere necessitavano di un’autorizzazione scritta, dopo alcune brutte esperienze passate con alcuni fotografi (grazie ancora alla signora Luisa che ha resistito alla tentazione di buttare giù il telefono dopo i primi scambi di battute allarmati e al direttore Ivan Bonfanti).
Il meteo poi, in un periodo record di giornate assolate e afose, aveva deciso che proprio verso il tramonto ci sarebbe stato un possibile piovasco.
Avere 10 persone che si affidano a te, ti donano il loro tempo e la loro professionalità per la buona riuscita del progetto è una pressione non indifferente da gestire.
Fin qui tutte le magagne e la parte più “pesante”.
L’autentica meraviglia è stata fotografare Gloria in quell’ora e mezza che la golden hour del Sebino ci ha concesso.
Zanzare a parte è filato tutto come in un sogno di mezza estate (o quasi…). La luce era semplicemente meravigliosa, Gloria si muoveva in modo molto naturale ed era non solo molto ricettiva agli imput che io e Matteo Giobini della Wedding Movie le davamo, ma anche piuttosto “sgamata” di fronte alla camera per improvvisare e creare situazioni interessanti.
Durante il mio secondo sopralluogo immaginavo di fotografare anche nella passerella centrale, forse uno dei luoghi più caratteristiche delle Torbiere. Ma non ci siamo mai arrivati, perchè era talmente bello quello che stavamo facendo che abbiamo preferito goderci appieno quello che stava accadendo.
Marta, la make up artist, dopo aver truccato Gloria da noi presso Limen studio prima di partire per le Torbiere, ha fatto gli ultimi ritocchi una volta arrivati al campo di grano. Una piccola divagazione su questo campo: solo 3 gg prima durante il sopralluogo avevo visto queste distese di spighe di grano maturo, sembrava di essere in Toscana.
Scrivo a Nicola Lucini, l’altro socio della Wedding Movie entusiasta, anche perché mi immaginavo lo slow motion di Gloria che camminava in mezzo alle spighe che si muovevano frusciando sotto il suo abito. Una scena molto pubblicitaria (se non sbaglio anche l’adv recente di Atelier Emé è in uno scenario simile).
Tutto fantastico se non fosse che quando siamo arrivati il grano era tagliato!!
Non potevo credere ai miei occhi! Che sfiga…
Le foto e il video sono ugualmente molto affascinanti, ma vuoi mettere il grano maturo?! 😉
Un grande plauso a tutto il team:
Photo @robertoricca @gilbertiriccafotografi
Video @weddingmovieteam
Model @gloriett
Wedding dress @revengeatelier @gemymaalouf
Flower design @materia_rezzato
Make up artist @martamizzottimakeupartist
Botanical jewels @viviana_vi_made
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