Guca festival: nazionalismo in tromba
Agli esordi il Festival di Guca era un evento modesto, con un accento sovversivo rispetto alle circostanze politiche del momento. Ma lentamente il Festival di Guca è cresciuto ed oggi viene finanziato direttamente dal Governo di Belgrado che vede di buon occhio un festival di musica tradizionale serba.
Miles Davis che visitò il Guca Festival negli anni ’80 ne rimase tanto affascinato che disse: “Non potevo immaginare che si potesse suonare la tromba in quel modo”.
Ricordo che sentii parlare del Guca festival la prima a volta a casa del regista Pietro Arrigoni, dove suonava Vilas Petrovic. L’estate successiva ero a Guca, un caratteristico villaggio di 3mila abitanti a 150 km da Belgrado, divenuto famoso in tutto il mondo grazie al festival dei ‘trumpecari’, i suonatori di tromba e che richiama ogni anno fino a 500mila spettatori. Da oltre quarant’anni, le migliori orchestre rom giungono da tutti i Balcani dando vita ad un raduno selvaggio irrorato da fiumi di rakjia, la grappa balcanica e dominato dal profumo del cevapcici alla griglia. La colonna sonora del Guca festival, può essere divisa in due stili fondamentali, quello “nero”, suonato dalle band di ottoni rom, e quello “bianco”, suonato dagli artisti serbi: i gruppi si sfidano l’intera notte. Non conta solo chi suona meglio, ma anche chi suona più forte! A Guca emerge prepotente la vitalità e l’esuberanza di questa musica, resa famosa nel mondo grazie a Goran Bregovic ed ai film di Emir Kusturica. Orchestre rom come quella di Marko Markovic, figlio del mitico Boban, sono leggendarie in tutta la Serbia: tutti i componenti della band suonano senza saper leggere le note musicali.
Unica nota negativa la lenta e progressiva deriva politico nazionalista che ha preso il Guca Festival: tra gli stand è tutto un fiorire di bandiere serbe, magliette per il “Kosovo libero” e abbigliamento nero che richiama quello dei tristementi noti četnici.
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Reportage pubblicato su Witness Journal n° 15 e sulla webzine Note Libere
Maggiori informazioni qui: sito del Festival di Guca
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