Concerto a due facce quello di Tricky ieri sera alla festa di Radio Onda d’Urto a Brescia. L’atmosfera si ghiaccia pochi minuti prima del concerto quando gli organizzatori del festival salgono sul palco per annunciare che una ragazza volontaria della Festa, di soli 30 anni, aveva perso la vita il giorno prima. Minuto di silenzio, sconcerto, molti dubbi, ma poi si decide di proseguire col concerto per continuare quello per cui Giulia si batteva ogni giorno: una festa in grado di finanziare l’emittente per un altro anno.
Dopo pochi minuti arriva il ragazzaccio di Bristol, l’autore di pietre miliari trip hop come “Hell is ‘Round the Corner” e “Karmacoma” insieme a Massive Attack e Portishead. Purtroppo dopo un inizio al fulmicotone lentamente Tricky diventa il comprimario della splendida voce femminile che lo accompagna, capace di non far rimpiangere Martina Topley Bird del primo album Maxinquaye.
Per fortuna l’anima più ruvida dell’artista anglo-giamaicano riprende in mano le sorti del concerto, chiamando un paio di volte sul palco un centinaio di spettatori (per la gioia del servizio d’ordine) che si scatenano insieme a lui in un rave improvvisato.
Qualche nota tecnica: evidentemente Tricky non ama essere fotografato. Aldilà delle sole 3 canzoni fotografabili (ahimè uno standard internazionale), per tutto il concerto le luci arrivavano solo dalle sue spalle o dai lati, non illuminando mai il suo volto. Ottimo per le silhouette, e per poco altro. Il mio autofocus arrancava e ho lavorato in manuale, perdendo però alcune belle immagini perchè sfocate (una in particolare entra nel cassetto speciale delle foto/rimpianto: lui in controluce con l’immancabile joint in bocca). E poi ho sperimentato Iso altissimi con la mia Canon 5D Mark 2, senza la quale avrei avuto solo qualche ombra irriconoscibile.
3 Comments
Perché non postare lo stesso la “foto/rimpianto”?
è vero, mi hai dato un’idea: potrei fare un post dedicato con tutte quelle foto che “avrebbero potuto essere..”, ma che non sono state… 🙂
Great shots!! Vicky